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ACER NITRO XV273K, la recensione

La recensione dell'ACER NITRO XV273K, un monitor di fascia alta che abbassa la soglia di prezzo per entrare nel mondo del 4K a 144Hz

Con la recensione dell'ACER NITRO XV273Ktorniamo a parlare di monitor 4k a 144hz, con la particolarità che questa volta il prezzo è decisamente più contenuto di quello dei primi pannelli dotati di queste caratteristiche. Parliamo comunque di 999 euro per un 27 pollici LED IPS da 4 millisecondi di risposta, ma siamo anche davanti a un punto di svolta per l'Ultra HD, sebbene vincolato a qualche compromesso come la rinuncia al Full Array Local Dimming (FALD) e la necessità di utilizzare entrambe le DisplayPort per arrivare a 144Hz in risoluzione 4K. Il monitor ACER vanta però alcune caratteristiche molto interessanti che aiutano la generosa risoluzione e l'elevato refresh rate a rendere il prezzo ancor più digeribile.

Specifiche elevate a un prezzo più contenuto, con quale compromesso

L'ACER NITRO XV273K non arriva al lusso stellare del PREDATOR X27 ma non ci fa mancare uno stand robusto, ampi margini di manovra per orientare o alzare il pannello, retroilluminazione, un bel guscio robusto e una base elegante, con due lunghe lame in metallo che portano il peso complessivo a 6,59Kg e garantiscono una stabilità impeccabile. Tutto condito dall'immancabile combinazione di stick e tasti che se ne stanno, come in tutti gli ACER di fascia alta, in basso a destra sul retro dello schermo. Peccato che la risposta del menù sia tutt'altro che impeccabile ma quello che conta è il contenuto che ci consente anche di ridurre il tempo di risposta compensando con l'efficace tecnologia Visual Response Boost. E tra le opzioni, oltre al punto di mira e all'overdrive, c'è il summenzionato HDR, purtroppo in mancanza di tecnologia FALD limitato a un boost all'illuminazione, ma comunque capace di garantire un incremento della copertura dello spazio di colore e di aumentare una luminosità che sopravanza i 500Nits anche in SDR, superando abbondantemente i 400Nits dichiarati da ACER. Nonostante non sia un vero HDR, dunque, garantisce comunque miglioramenti potenzialmente utili che purtroppo non sono fruibili a 144Hz o con con FreeSync/G-Sync attivati, cosa di cui tenere conto parlando di un monitor da mille euro da cui ci si aspetta certi standard in termini di versatilità e longevità. I giochi che ne traggono beneficio, comunque, sono difficili da far girare a 144 frame per secondo in Ultra HD, mentre quelli che ci arrivano, come nel caso dei titoli arena, subiscono meno gli effetti di questo sacrificio. Ed è un sacrificio dal peso relativo, viste le specifiche più che buone e le impostazioni di fabbrica eccellenti di un monitor che garantisce colori vividi arrivando a una una copertura dello spazio di colore sRGB del 125% e di quello DCI-P3 del 90%. Il contrasto nativo del monitor ACER, tra l'altro, supera quello di 1000:1 dichiarato , anche se, va detto, non arriva ai 1200:1 e oltre messi in campo da altri modelli. Inoltre l'antiriflesso non è perfetto, migliore degli IPS di vecchia data ma inferiore rispetto a quello di alcuni pannelli moderni. E, tra l'altro, se l'angolo visione orizzontale è ottimo, quello verticale non è eccelso, ma è un difetto secondario, difficile da rilevare a meno di situazioni particolari.

I punti di forza di un monitor 4K che guarda al gaming competitivo

L'ACER NITRO XV273K, ripetiamo, ricorre ad alcuni compromessi per tagliare il prezzo e questi comprendono l'uso di un pannello 8-bit + FRC per simulare i 10-bit. Inoltre la rinuncia al Full Array Local Dimming, che se non altro toglie di mezzo la necessità di una ventola di raffreddamento e quindi eventuali rumori, non impatta solo sull'effettivo funzionamento dell'HDR, ma influenza anche l'uniformità della retroilluminazione che nel caso del sample provato da noi è segnata anche da qualche fenomeno di backlight bleeding sulla parte alta dello schermo. Ma quando ci sono immagini in movimento, la resa è ottima, il glowing è contenuto e il risparmio è netto anche se parliamo di un monitor il cui acquisto, di fronte a pannelli 1440p superiori per alcuni caratteristiche e decisamente più economici, ha un senso solo puntando al 4K a 120 o 144Hz. Ma quando entrano in campo queste caratteristiche l'XV273K vanta un rapporto tra prezzo e prestazioni ottimo garantendo un'opzione Ultra HD adatta al gaming competitivo. I tempi di risposta effettivi, infatti, sono decisamente buoni, grazie a un input lag complessivo medio inferiore a quello dei modelli più costosi della medesima tipologia. Ed è possibile ridurlo ulteriormente attivando Visual Response Boost che grazie al backlight strobing compensa gli artefatti consentendo al pannello di arrivare, in modalità estrema, a un valore di partenza di un millisecondo di tempo di risposa mantenendo un'ottima qualità dell'immagine. Certo, così facendo la luminosità scende a circa 100Nits, ma si tratta di un'impostazione riservata al gaming competitivo e facilmente disattivabile in tutti gli altri casi. Inoltre il monitor ACER ha un altra caratteristica importante da sfoggiare per un monitor FreeSync, con un range di refresh verticale compreso tra i 40Hz e 144Hz, che figura anche nella lista dei monitor compatibili con la tecnologia G-Sync, cosa che lo rende ancor più interessante interessante incrementandone versatilità e longevità. Il tutto condito da un sensore per la luminosità automatica visibile sulla parte superiore della cornice, paraluce rimovibile, da due casse da 4W inevitabilmente limitate in quanto a bassi ma comode in alcune situazioni e da due porte HDMI 2.0 che affiancano i due ingressi DisplayPort 1.4 e ben 4 USB 3.0 di cui due comodamente raggiungibili sul lato sinistro del pannello.