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Google Search, ora è più facile eliminare le proprie ricerche passate: ecco come fare

La nuova sezione “I tuoi dati di ricerca”, accessibile direttamente dalla pagina principale senza troppi labirinti, consente di eliminare dai server di Big G le informazioni relative alle parole ricercate e ai link visitati.

ADESSO è più semplice cancellare la cronologia delle ricerche di Google. Una funzionalità salvifica soprattutto dal momento che è sempre più complesso sganciarsi dalla registrazione delle attività online visto che il browser di casa, Chrome, collega in automatico l’utente ogni volta che questi utilizza un servizio di Big G. Dunque, arriva un nuovo modo per fare pulizia delle proprie richieste al motore di ricerca, nonché dei link visitati, direttamente dalla pagina delle query, senza cioè dover scavare troppo fra le impostazioni del proprio account.
 
Il gruppo sta infatti iniziando a implementare sia nelle versioni desktop, dove però non l’abbiamo ancora trovato, che in quelle mobili e nella navigazione web da smartphone e tablet una nuova voce raggiungibile, in questo terzo caso, dal solito “hamburger menu”, le tre lineette in alto a sinistra nella pagina di Google da browser su gadget mobili. Per le app iOS e Android dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Si tratta di una sezione battezzata “I tuoi dati di ricerca”. Cliccandoci si accede a un pannello di controllo che permette di sfogliare o eliminare le attività di ricerca e scoprire in che modo i dati vengono sfruttati nella personalizzazione dei risultati.
 
Per cancellare la cronologia delle ricerche – attenzione, stiamo parlando di quella in possesso dei server di Google, non di quella memorizzata nel proprio browser, cioè in locale – basta scorrere quella sezione e individuare la voce “Elimina la tua attività di ricerca”. A quel punto si può scegliere se fare pulizia delle richieste dell’ultima ora o tutta l’attività. L’operazione, ovviamente, elimina i dati sulla propria attività, dunque i termini ricercati e i link con cui si è interagito. Simili controlli, ha assicurato Mountain View, dovrebbero arrivare anche per altri servizi del colosso.
 
“Molte cose su Google iniziano con una ricerca – ha spiegato Eric Miraglia, direttore del product management nella divisione privacy di Google – la ricerca è un servizio da qui le persone dipendono per molte cose nel corso della giornata, ecco perché sentire di averne il controllo è molto importante. Vogliamo che questa iniziativa renda i controlli e le risorse più facili da mettere in pratica e più intimi”. In definitiva l’idea è aiutare più utenti possibili a capire quali tipi di dati vengono raccolti, perché e quali controlli siano disponibili.